Qui il Poeta fingendo commettere a dozzinale pittore la effigie del Castelvetro ne mena gran beffa, somigliandolo prima a bruttissima donna poi al giudice marchigiano del Boccaccio; sollecita quindi il pittore istesso perchè, innanzi i corvi e i diavoli la facciano in brani, la colorisca;...
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