Nasce a Busalla (Genova) una cinquantina di anni fa, ha vissuto a Mantova fino al 2015, anno in cui si è spostato a Bristol. Nel 1993, a Padova, si è laureato a pieni voti in filosofia con una tesi su Max Stirner.
È stato cameriere, operaio, libraio, insegnante di scuola superiore, impiegato, sindacalista CGIL e portiere di notte in un hotel a 5 stelle.
Ha pubblicato 1967 e 1976 (Hacca), Prigionieri della neve (Relapsus), Mi chiamo Cristiano Ferrarese, ho 44 anni e mi sento una persona fortunata (Il Galeone).
Ha tradotto J. Austen, Sir Douglas, Jerome Jerome K, J. London, M. Shelley e M. Twain.
Ha curato alcune mostre d’arte. Tifa Genoa. È ottimista per disperazione, come diceva Leo Ferré.
Torino, autunno 1980. Un romanzo sulla marcia di quarantamila colletti bianchi contro i picchettaggi delle tute blu, che cambiò per sempre il volto del movimento operaio in Italia.Dalla radio arrivano le parole di Impressioni di settembre della PFM, perfette per quei giorni. La temperatura...
Más información