Giovanni Mari, giornalista genovese, ha seguito dal primo momento la preparazione politica, militare e militante del G8 del 2001. In quei giorni e in quelle notti è stato cronista in piazza per Il Secolo XIX, il giornale della sua città: poi non ha mai smesso di occuparsene. Per lavoro si è successivamente dedicato con attenzione particolare allo scontro tra i partiti, appassionandosi allo studio della propaganda politica. Per vent’anni ha trattenuto dentro di sé un forte dolore per ciò che era accaduto intorno al vertice.
Il fascismo, dopo aver soppresso nel sangue ogni forma di dissenso, trasformò il calcio in un vigoroso strumento della sua ossessiva propaganda. Durante il regime la nazionale italiana era sì fortissima, ma nel 1934 vinse i Mondiali anche grazie all’incredibile favore degli arbitri,...
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