Jan Peter Bremer (vincitore dell’Ingeborg Bachmann Preis nel 1996 e del Mörike Preis, Born Preis e Alfred-Döblin-Preis nel 2011 con L’investitore americano) è autore di brevi libri essenziali e necessari. La sua prosa lieve, multiforme e originalissima lo rende una perfetta incarnazione della Berlino dei nostri tempi. Asceticamente dedicato alla sua arte, vive nell’appartamento di Kreuzberg di cui tanto si parla in questo libro. Per il suo stile che, con leggerezza e precisione, affronta ardue questioni esistenziali e sociali da un punto di vista comico e straniato, è stato spesso paragonato a Kafka, Robert Walser e Calvino.
Può un grande speculatore in costante volo attorno al mondo fagocitare completamente le giornate di un inquilino di cui ignora persino l’esistenza? Uno scrittore in crisi creativa e matrimoniale insegue la frase per cominciare un nuovo libro, ma tutti i tentativi di afferrarla si...
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