Martino Sclavi, produttore e film-maker tra Londra, Roma, Monaco e Los Angeles, nel 2011 scopre di avere un tumore al cervello con una aspettativa di vita di poco più di un anno.
Questo libro autobiografico, scritto originariamente in inglese e pubblicato da Hodder & Stoughton nel 2017 con il titolo The Finch in my Brain, è stato accolto in Gran Bretagna da un gran numero di recensioni, sia sui principali quotidiani sia sui settimanali.
Come scrive l’attore e suo amico Russell Brand nell’introduzione al testo: “Ben al di là di quei racconti che sfruttano al limite il dramma di un tumore, questo libro è bizzarro e perspicace, una sorta di guida per coloro che si scoprono vivi dopo essere morti”.
Dopo nove anni di lotta contro la malattia, Martino si spegne a Roma nel marzo del 2020.
Los Angeles, 2011. Quando Martino Sclavi comincia a soffrire di forti mal di testa, dà la colpa allo stress del lavoro, fino a quando, un giorno di gennaio, non si risveglia in una camera d’ospedale. Le speranze di una nuova avventura a Hollywood vengono frantumate da una cartella...
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