Michail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin (Spas-Ugol 1826-Pietroburgo 1889), sesto figlio di una famiglia di possidenti, è uno dei grandi scrittori russi dell’800; in Italia poco tradotto e finora poco conosciuto, può degnamente stare accanto a Tolstoj, Dostoevskij, e soprattutto a Gončarov, per la rappresentazione della provincia russa dei tempi andati e della lenta rovina dei vecchi possidenti. Fu impiegato a Pietroburgo al ministero della guerra, e fece parte dell’intellettualità liberale progressista, dirigendo la rivista «Gli annali patrii» fino alla soppressione nel 1884; e godendo di larga notorietà per i suoi scritti satirici sulla burocrazia statale che ben conosceva avendone fatto parte. Schizzi provinciali è del 1857, Storia di una città del 1870, I signori di Taškent del 1877. Il suo più famoso romanzo è I signori Golovlëv (1880), storia della rovina di una famiglia della piccola nobiltà terriera, divorata dall’avidità e distrutta dall’alcol. Del 1890 è Fatti d’altri tempi nel distretto di Pošechon’je.
– Eh! Prima o poi moriranno tutti, e i possedimenti andranno agli eredi legittimi…– Ma non a Porfìrij, a quel vampiro, piuttosto li butto ai cani… ma non a lui!Mai delude la letteratura russa; Saltykov-Ščedrin è uno degli autori classici dell’Ottocento e I signori Golovlëv il suo...
Más información