Natascha Wodin è nata in Baviera nel 1945 da genitori ucraini deportati come forza lavoro durante la Seconda guerra mondiale e ha trascorso l’infanzia in un campo per sfollati. Nella sua opera si è confrontata a più riprese con il materiale autobiografico affermandosi come una delle più interessanti autrici tedesche degli ultimi decenni. Ha conseguito, tra gli altri, i prestigiosi Hermann-Hesse-Preis e Alfred-Döblin-Preis. Veniva da Mariupol, best seller in patria e acclamato dalla critica, ha vinto il Premio della Fiera di Lipsia 2017. È il suo decimo romanzo.
«Si tú hubieras visto lo que he visto yo…», solía repetir la madre de Natascha Wodin, una frase cuyo misterioso significado se llevaría a la tumba. Su hija tenía entonces diez años y era apenas consciente de que formaba parte de un subgrupo humano, una especie de residuo de la guerra....
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