È una tranquilla – o almeno così di primo acchito potrebbe sembrare – mattina di fine novembre quando, alle 6,45, la caposala Erika
Sbarozzi, finito il turno di notte, si appresta a uscire dall’atrio stranamente deserto o quasi dell’Ospedale Maggiore e, tra il lusco e il brusco di...
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