Gianni lascia Giulia dopo una storia d’amore durata dieci anni. La notte stessa cade in un profondo sonno nel quale crede di parlare con un angelo. Il dialogo che s’instaura tra i due affronta il tema dell’amore: “Dove finisce l’amore, quando finisce?”, gli chiede l’angelo. Gianni non comprende la domanda. Il confronto, in tutte le sue implicazioni, gli appare assurdo. Assurdo e frastornante, come la malinconia che lo tormenta fin da quando era bambino. In questo incipit dialogico, preludio al racconto vero e proprio, s’impone prepotentemente il tema conduttore di tutta la narrazione: la malinconia. Nelle parole di Gianni emerge la gravità di quel male di vivere, capace di aggredire in modo totalizzante e ineluttabile la sua intera esistenza.
Nel susseguirsi delle vicende, in una serie di flashback che coprono lo spazio temporale di poche settimane, entrano nel vivo tutti i personaggi della storia: Carlo, che intrattiene relazioni fugaci e superficiali con molte donne; Sofia, amica di Carlo, con la quale Gianni ha una breve ma profonda relazione dopo la rottura con Giulia; Emma, donna che Gianni conosce in un incontro di preghiera organizzato da Don Simone; infine Sabrina, ragazza che Gianni e Carlo incontrano in un locale alla periferia di Verona: città questa, dove si svolge l’intera vicenda.
Su ogni circostanza, come un’aura che tutto avvolge, aleggia la malinconia, e con essa la tragicità della sua mancata comprensione. Nell’episodio del suicidio di uno dei personaggi in particolare, si coglie lo iato incolmabile tra la fine volontaria dell’esistenza di un individuo e l’impossibilità ontologica di capirne il senso. Accade così che, mentre il corpo esanime di un uomo si trova appeso al ramo di un albero, i personaggi impegnati nel maldestro tentativo di slegarlo, danno vita ad una commedia nel dramma. Ne nasce un quadro tanto assurdo quanto plausibile, dove la malinconia e il senso dell’esistenza rimangono sullo sfondo di una comicità tragica, senza possibilità di emergere e di essere capiti. La vita, nonostante tutto, continua imperterrita e frettolosa, palesando l’ironia che si mostra all’orizzonte del suo concludersi: la difficoltà (impossibilità?) dell’uomo di comprendere se stesso.
“Il prezzo dell’eterno” racconta la malinconia. Vorrebbe farlo con leggerezza, senza troppe congetture patetiche, nel tentativo d’instillare un moto di ricerca nell’animo del lettore: chi è l’uomo malinconico? Cos’è la malinconia in rapporto alla depressione? Quale dovrebbe essere il ruolo della chimica nello “spiegare” l’essere dell’uomo? Perché narcisismo e malinconia sono spesso così collegate? Da dove nasce il male oscuro? Quale significato acquistano l’arte e la bellezza, in riferimento alla natura malinconica dell’individuo? Questo racconto contiene il tema della malinconia. Non lo risolve, non ne scioglie il nodo: lo contiene. Lo fa senza proposito di soluzione alcuna, ma con l’idea che l’uomo non possa essere “spiegato”, prescindendo da esso.
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Título : Il prezzo dell'eterno
EAN : 9788869090103
Editorial : Andrea Pompele
Fecha de publicación
: 10/3/14
Formato : ePub
Tamaño del archivo : 5.36 mb
Protección : Filigrane numérique
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