È facile riscontrare pareri discordanti e scettici nei confronti di una attribuzione di consapevolezza estetica nei confronti delle teorie e delle argomentazioni filosofiche sul bello antecedenti al Settecento: ma è proprio ciò che si tenta di dimostrare, seppur in modo cauto, all’interno di questa tesi sottolineando quanto impossibile sia lasciar intendere (l’estetica pagana e) l’estetica cristiana come un qualcosa d’altro rispetto all’estetica “vera e propria” moderna e contemporanea, soltanto perché questa non vide qualcuno a “battezzarla” né a strutturarla come una vera e propria forma di filosofia e/o scienza: sarebbe un po’ come l’affermare che un neonato non è un essere umano, soltanto perché non è consapevole di esserlo, perché non possiede nei suoi primissimi anni di vita piena coscienza di sé.La stessa influenza che tali argomentazioni ebbero nei pensatori coevi e non a coloro che le resero “dibattiti quotidiani”, dimostra con quale influenza e con quale convinzione tali considerazioni filosofiche vennero portate avanti: interrogandosi fortemente sulle qualità stilistiche e formali di un’opera, i pensatori di quei secoli non fecero altro se non strutturare un metodo di raffigurazione chiaro e preciso, riconoscibile e distinguibile da tutti, cercando di dare risposte a dei perché riguardanti l’arte in modo prevalentemente filosofico e, per certi versi, anche scientifico riuscendo a dimostrarsi, talvolta, persino in grado di fornire risposte maggiormente soddisfacenti rispetto a quelle dei pensatori a loro futuri. All’interno di questa tesi, inoltre, e nel progetto che le è affiancato si è cercato di rendere chiara la stretta comunicazione tra le varie culture succedutesi nel corso del tempo tramite un confronto aperto a livello artistico, un’indagine iconografica ed iconologica del perché di determinate scelte stilistiche all’interno delle opere d’arte, soprattutto di carattere religioso, di quell’epoca cercando anche (all’interno del progetto) di insinuare curiosità nei confronti di tali argomentazioni nei discenti di età compresa tra gli otto ed i dodici anni: prendere coscienza di ciò che accomuna popoli diversi credo che, oggi come e più di ieri, sia assolutamente necessario al fine di rendere gli individui più consapevoli e meno indottrinati, legati ed obbligati ad un unica verità (il più delle volte monca e poco esaustiva) riuscendo a superare gli stretti limiti tracciati dalle diversità verso una ricerca consapevole, se non di verità assoluta (di cui, purtroppo, nessuno di noi può essere portatore), di aperta comprensione.
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Título : I PROBLEMI DELL’ESTETICA CRISTIANA
EAN : 9788888571027
Editorial : Montecovello
Fecha de publicación
: 18/11/17
Formato : PDF
Tamaño del archivo : 2.7 mb
Protección : Adobe DRM
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