Gianmario Marica è nato a Neckarsulm a nord di Stoccarda, classe 1972, figlio di emigrati sardi in Germania, più precisamente nel punto in cui si uniscono le rive del Neckar con il suo affluente Sulm. Il fiume avrà la sua importanza come il mare, quello mediterraneo. Una infanzia all'insegna della multiculturalità ed una adolescenza completata in Sardegna con altri compagni non più turchi, tedeschi o slavi ma di mezza Sardegna. È in quest'isola che la sua famiglia, il padre Giuseppe, la madre Eugenia con la sorella Franca si trasferirono insieme a lui nel settembre del 1985, nel paese natale della loro madre, Montresta. Era un Europa meno tascabile , senza voli low cost e internet.A tarda età entra in confidenza con il monte sopra Montresta, chiamato Navrino, subito dopo il suo primo viaggio in Grecia nel luglio del 2008. Una sorta di dialogo fatto prevalentemente di provocazioni e vocazioni e soprattutto di pensieri, dubbi e curiosità. Ma è bastata la caduta di una vocale dentro la parola Nav(a)rino per ripartire per la Grecia per Navarino nella Messinia in Peloponneso, in linea d'aria vicino a Itilo nel Mani. La montagna che sovrasta Montresta gli dette la molla decisiva per ritornare in Grecia dopo avergli fornito non solo informazioni botaniche, di colori, di profumi ma soprattutto storiche che nessuno aveva mai preso in esame, nemmeno il curioso Don Costantino Moretti, l'ex-parroco di Montresta in servizio per oltre mezzo secolo e grande appassionato della storia di Montresta della colonia greco maniota. Don Moretti originario di Tresnuraghes è stato il primo a occuparsi seriamente delle origini di Montresta. Verso la fine degli anni 70 insieme a Gigi Stara, il noto mobiliere di Bosa e zio della madre dell'autore. Quei due raggiunsero con l'Alfa Romeo dello zio materno il paese Cargese la Greca a nord di Ajaccio. Il materiale raccolto sarebbe servito per il suo libro. Nessuna amministrazione comunale sembrava interessata ad approfondire gli studi contattando per esempio i sindaci di Cargese e di Itilo. Questo avvenne solo nel 2010 poco dopo il suo rientro dal Peloponneso. La lunga gestazione nello scrivere è dovuta anche a nuovi incontri. In tempi più recenti l'autore scopre da vicino il poeta svevo Friedrich Hölderlin e ne resta folgorato fin dai primi versi del suo famoso romanzo "Iperione". La coincidenza della descrizione della scenografia naturale ben sovrapponibile ai ricordi e alle impressioni del suo primo viaggio nel Peloponneso nel settembre del 2009. Con Atene alle spalle, l'isola di Salamina sulla sinistra e Corinto con il suo moderno canale costruito nel frattempo diventano dettagli una volta immerso nel Peloponneso. Sarà soprattutto tutto quello che incontrerà dal punto di vista naturalistico e le somiglianze orografiche con la Sardegna a suggestionarlo e tutto questo incorniciato dal racconto, anche baroccheggiante, di Hölderlin, che non aveva mai messo piede in quella terra oggi chiamata Grecia, denominazione per la quale pure lui aveva speso energie di ogni sorta fino alla profonda delusione nel suo gruppo di compatrioti ed amici di lotta come Alabanda. La scoperta antropologica del Mani avvenne nei momenti successivi ad iniziare dallo storico incontro chiamato Nostos. In ordine cronologico la visita di Itilo nel settembre 2009 fu il momento più importante di tutti i viaggi fatti con i riflettori spenti sul gemellaggio Nostos a Montresta dimostratosi quasi da subito come un fuoco di paglia che ricorda il teatro greco.I ricordi della prima visita nel luogo di origine a Itilo furono fatti anche di frammenti di pietra di Navrino offerti ai pochi abitanti rimasti, poco distante dal cippo commemorativo al bar di Stavros. Un cippo che spiega anche in francese cosa era accaduto vent'anni prima con Cargese di Corsica. Non si poteva immaginare von tanta fantasia che l'anno successivo sarebbe stato il turno di Montresta per unirsi al duetto, un paese che nessuno conosceva.
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Título : Pikilia
EAN : 9791221400489
Editorial : Youcanprint
Fecha de publicación
: 8/4/22
Formato : ePub
Tamaño del archivo : 6.09 mb
Protección : Aucune
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