La storia di Lafforest è unica. Nato a Parigi (1905 – 1998) da una famiglia della piccola nobiltà, Roger Poumeau de Lafforest fu studente in diritto e lettere, e frequentò negli anni '20 i circoli cattolici della città.
Influenzato dal tomismo di Jacques Maritain e il nazionalismo di Charles Maurras, Lafforest rivendica molto presto il posto della sua generazione nei dibattiti delle idee.
Poeta e romanziere, Roger de Lafforest è l'autore quasi dimenticato di opere atipiche, tra cui i romanzi "Kala-Azar" (1930) e "Les figurants de la mort" (1939), che offrono un interessante mix di surrealismo ed esotismo.
Egli strinse amicizia al college con il poeta Paul Gilson, e presto con Jean Cocteau, che appena convertito, prese sotto la sua protezione, un gruppo di giovani poeti cattolici di talento. Successivamente divenne amico anche di Maurice Sachs e Blaise Cendrars.
De Lafforest si lanciò con molto entusiasmo nella scrittura giornalistica e poetica, ma nel giugno del 1927 rinunciò a tutto, e partì per un'avventura in Sud America. Ai suoi amici rimasti in Francia, raccontò la sua felicità. Il suo amico Paul Gilson pubblicò una poesia a lui dedicata "Adieu Roger!". Da questo suo viaggio scaturisce il già citato romanzo "Kala-Azar" che gli valse il Prix Interallié nel 1939. Scrive nel contempo poesie d'ispirazione surrealista che evocavano l'oceano, i viaggi, i bambini delle isole.
Roger de Lafforest ebbe diverse vite, e fu avventuriero in molte parti del mondo. La sua opera di narrativa, piuttosto sorprendente, è composta di cinque romanzi, e una raccolta di racconti pubblicati tra il 1930 e il 1966. De Lafforest rimane fondamentalmente un grande pensatore nazionalista, e negli anni in cui scrisse "Les figurants de la mort", ha collaborato con la stampa, in particolare col mensile La Belle France, e con La Gerbe, settimanale fondato dal romanziere Alphonse de Chateaubriant.
Dopo essere stato un giornalista, poeta e romanziere anteguerra, de Lafforest dedicherà la seconda parte della sua vita a lavori sulla parapsicologia, la radionica, la radiestesia e la fisica microvibratoria, ritagliandosi alcuni importanti successi editoriali in questo campo, tradotti in ben 27 lingue. Il più noto è "Ces Maison qui Tuent" (Le case che uccidono) del 1970, in cui esegue una disamina sul pericolo dei fenomeni vibratori presenti nelle abitazioni.
Talento e trabalho podem determinar o sucesso duma carreira. Contudo, outro fator decisivo é, sem dúvida, a sorte. O único problema está na distribuição desse diferencial entre os mortais. Alguns já nasceram predestinados a ela. Outros parecem ter sido abandonados ou só com muito custo a encontram.
O que determina essa distribuição desigual? Devemos nos resignar às injustiças do destino ou existe meio pra remediar isso?
Segundo Roger de Lafforest, que estudou profundamente as leis da sorte, ainda há esperança. Seu livro revela os procedimentos mais simples mas de eficácia comprovada, que podem aproximar todo indivíduo dos caminhos da sorte.
De maneira didática e impressionante, o autor baseou sua narrativa em fatos reais. Pessoas que souberam transformar situações adversas totalmente a seu favor. O fator sorte é inevitável quando se assumem postura criativa e eficiente. São essas posturas que o livro expõe, analisa e recomenda.
Portanto se trata de texto extremamente útil pros dias de hoje. Dinâmico porque alia a teoria à prática. Surpreendente pela eficácia do resultado. Depois da leitura provavelmente ninguém poderá dizer Não consegui por falta de sorte.
Título : As leis da sorte
EAN : 9798215114049
Editorial : Roger de Lafforest
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