Georg Christoph Lichtenberg (1742 –1799) è stato uno scienziato e scrittore tedesco. Professore di fisica alla Georg-August-Universität di Gottinga, fu tra i primi ad introdurre nelle proprie lezioni prove sperimentali con apparecchiature. I suoi studi sull'elettricità (da ricordare le cosiddette “figure di Lichtenberg”) lo resero famoso in tutta Europa: fu anche eletto membro della Royal Society di Londra e nel 1793 Alessandro Volta visitò Gottinga appositamente per incontrarlo e vedere i suoi esperimenti. Come scrittore, divenne noto ai suoi contemporanei soprattutto per gli scritti satirici e per la creazione di alcune riviste, ma ai giorni nostri l’opera principale per la quale è ricordato a livello internazionale è costituita dall’insieme di pensieri, osservazioni, note critiche e abbozzi di possibili future opere registrati da Lichtenberg in una serie di quaderni manoscritti che vanno dal 1764 al febbraio 1799. Questa miscellanea di scritti venne pubblicata postuma in nove volumi per la prima volta in Germania nel 1800-1806 a cura del fratello e di un allievo. La prima edizione critica, sotto forma di un’ampia selezione, esce a Berlino nel 1902-1908 a cura di Albert Leitzmann, che da all’opera il titolo di “Aforismi”. Da allora, selezioni più o meno ampie di questa opera sono state pubblicate in diverse lingue, compresa la nostra. I suoi scritti hanno interessato (e influenzato) scrittori quali Friedrich Nietzsche, Karl Kraus e Elias Canetti
Si por algo Lichtenberg ha pasado principalmente a la historia es por sus aforismos. Aunque, por raro que parezca, no llegó a enterarse de que los escribía, pues se limitaba a trazar ideas en lo que llamaba «cuadernos borradores»: ideas que, con toda la felicidad del mundo, nunca...
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