Gabriele Damiani, scovato da Aliberti grazie a un concorso, maneggia la fantapolitica con impegno e passione, plasma la materia e forgia un thriller che si basa, principalmente, su ritratti ironici ma crudeli. Non è il solito commissario e non è il solito crimine di provincia. Politico, asciutto, è un nero intenso che fa male dalla prima pagina all'ultima. La prosa scorre rapida ma il sapore amaro dei fatti resta dentro. Ma sarà davvero tutto frutto della fantasia?
Un buon sapore di morte è, a partire dallo splendido titolo, un magistrale esempio di docudramma dove la finzione appare tanto reale quanto la cronaca di un telegiornale qualsiasi. Nell'Italietta di malaffare, dove la corruzione è sempre dietro l'angolo, il paese è il cuore pulsante di ogni scandalo borghese: tutti sanno tutto di tutti, ma nessuno, nell'ipocrisia generale, ha il coraggio di proferire mezza parola. La parola d'ordine è «verità». C'è chi la cerca e chi la nasconde. Il romanzo ricorda, sotto tanti aspetti, il cinema d'impegno civile italiano degli anni settanta, quello dei Rosi, dei Petri e dei Vancini. In un certo senso si può tirare in ballo Sciascia. E' tutto documentato, preciso, cristallino. Sotto il sole del centro Italia un inghippo di quelli che fanno tremare i flaccidi lacchè in poltrona. Brucia come una grattugia sulla pelle nuda.
Título : Un buon sapore di morte
EAN : 9788897268215
Editorial : Meligrana Giuseppe Editore
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